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Ascia:[]

Quando la gente pensa alle armi dell'età vichinga, per prima cosa pensa all'ascia da battagli

Skogaroxi

Asce da legna

a e la immagina come un oggetto gigantesco e pesante che solo un troll poteva bandire; in realtà le asce usate dai vichinghi erano leggere, veloci e ben bilanciate, adatte per attacchi rapidi e improvvisi e permettevano una grande varietà di movimenti.L'ascia era spesso l'arma scelta dagli uomini più poveri, infatti in tutte le fattorie si trovavano asce da legna e, in casi estremi, potevano diventare delle armi adatte al combattimento. Ovviamente le asce da guerra erano diverse rispetto questo tipo di strumenti.

Axe head sketch

Evoluzione dell'ascia:[]

Nel primo periodo dell'età vichinga, la parte tagliente misurava dai 7 ai 15 centimetri, mentre successivamente le asce divennero più larghe. La scure danese aveva una superficie di taglio a forma di mezzaluna che misurava dai 22 ai 45 centimetri.

Struttura:[]

Generalmente le penne delle asce avevano una sezione cruciforme. Questa sezione cruciforme si nota in prossimità della superficie tagliente dell'arma, e talvolta aveva una forma simile a un diamante, causa di un ispessimento della lama che rendeva ovviamente più pesante l'ascia.

Alcune penne erano molto sottili, leggere, inadatte a tagliare la legna ma molto pratiche in battaglia, capaci persino di spaccare in due un cranio.

Non ci sono evidenze archeologiche che testimonino l'utilizzo di coperture per la lama dell'ascia, mentre la Saga degli islandesi racconta di un uomo che s'è ferito con la sua stessa ascia mentre montava in sella, indicando chiaramente l'assenza di alcun tipo di guaina per queste armi.

Axemen bayeux

L'immagine, tratta dall'arazzo di Bayeux, mostra le dimensioni dei manici delle asce rapportati al corpo dei guerrieri.

Il manico dell'ascia era realizzato in legno. E' difficile pensare a una standardizzazione delle sue dimensioni, si pensa infatti che queste variassero in base all'uso per cui era stata realizzata l'arma e al peso della penna che doveva essere bilanciata.

Le saghe raccontano di come talvolta le teste delle asce volassero via, staccandosi dall'asta durante un combattimento. La saga di Harðar racconta di come Hörður fosse stato circondato dai suoi nemici, e lui fosse in grado di ucciderne solo sei prima che la testa della sua ascia si staccasse dal manico: queste armi erano devastanti, ma per niente sicure e spesso era necessario assicurarne la testa all'asta.

Lancia:[]

Vecchioconlancia

Si noti la lunghezza delle lance in relazione all'altezza dell'uomo.

La lancia era l'arma più comune negli eserciti vichinghi e anglosassoni, ed era costituita da un manico in legno di lunghezza compresa fra i 2 e i 3 metri su cui veniva fissata una testa metallica di dimensioni comprese fra i 20 (inizio età vichinga) e i 60 (XI secolo) cm.

Alcune lance presentano, alla base della testa, due sporgenze laterali: questa tipologia viene chiamata krókspjót (cioè lancia barbuta) nelle saghe. La lancia barbuta usata da Grettis, nella saga di Grettis, possiede una lama così sottile e lunga da trapassare da parte a parte il corpo di Thorir e colpire Ögmundur, uccidendo entrambi mentre la le sporgenze (o ali) della testa metallica bloccano la base della lama sul corpo di Thorir.

Le teste metalliche erano realizzate in ferro e presentano una sezione a losanga con una costolatura centrale, e spesso presentavano delle decorazioni geometriche sulla lama.

Combattere con la lancia:[]

Nella mitologia norrena, Odino scaglia la sua lancia sopra le teste dei suoi avversari come segnale per dare inizio alla prima battaglia del mondo.

Le saghe raccontano sporadicamente di lance scagliate, come nella Saga di Eyrbyggja dove Steinthorr scaglia la propria lancia sopra la testa del gothi Snorri e dei suoi uomini come buon auspicio per l'imminente battaglia.

Lo svantaggio di scagliare la propria arma non era solo da collegare al privarsi d'un simile oggetto, ma soprattutto al fatto che il nemico potesse riutilizzarla contro.

Punte di lancia

Teste di lancia, si notino le ali metalliche ai lati della base.

La lancia, quindi veniva impiegata principalmente come arma d'affondo: durante le fasi iniziali di combattimento in mischia, quando i due muri di scudi entravano in contatto, gli scudi della prima linea proteggevano le retrovie e in quel frangente la lancia forniva grandi vantaggi ai guerrieri schierati in seconda fila, riuscendo a colpire scavalcando la prima linea alleata.

Quando la formazione cedeva, molti guerrieri riponevano lo scudo dietro la schiena e imbracciavano la lancia per tenere a distanza l'avversario.

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