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Descrizione del Berserk:[]

L'etimologia del termine berserk è confusa: alcuni lo riconducono a “bare-sark”, riferendosi alla loro abitudine di combattere senza armatura, per altri, invece, deriva da “bear-sark” e indicherebbe le pelli d'animale indossate da questi guerrieri.
Spesso si menziona la capacità del berserk di cambiare forma o, almeno, di acquisire la ferocia dell'orso o del lupo: la saga di Egil Skallagrimson descrive come l'eroe Bjarki avesse assunto le sembianze di un orso, seminando il panico nello schieramento nemico. Questo fenomeno è stato accostato al fylgja (forma spirituale) del berserk, il quale poteva apparire in forma animale in sogni e visioni.
Un'altra qualità posseduta dal berserk derivata da Odino è l'immunità magica alle armi: questa capacità sarebbe collegata alla pelle animale che indossavano, anche se si tende a considerarla una conseguenza della furia di questi guerrieri che, quand'erano in preda alla frenesia, non risentivano delle ferite subite.
Si considera che il berserk fosse un membro del culto di Odino e che questo rito iniziatico fosse noto solo al gruppo di fedeli, inoltre la descrizione della “Danza Gotica” operata dai membri della Guardia Varangiana  poteva essere connessa coi riti iniziatici dei berserker.
Altre pratiche rituali attribuite ai berserker possono rappresentare l'iniziazione del giovane guerriero nella banda di combattenti, le quali erano generalmente composte da una dozzina di membri; la saga di Gettir racconta di un guerriero di nome Bjorn che lancia la veste di Gettir nella tana di un orso, l'eroe uccide l'animale, recupera la propria veste e torna con la pelliccia della belva.
Secondo gli studiosi, la frenesia dei berserker era legata al consumo di droghe allucinogene come l'Amanita Muscaria che inducevano all'isteria, l'epilessia e ad altri danni mentali.
Nelle saghe i berserker vengono descritti come persone particolarmente brutte, spesso scambiate per troll, la saga di Egil Skallagrimsson ci offre la seguente presentazione del berserk:

I suoi occhi erano neri e le sue sopracciglia erano unite. Si rifiutava di toccare da bere anche se gli veniva offerto. Non faceva nulla se non alzare le sopracciglia, a volte ne alzava uno, a volte ne alzava un altro”.

Nella saga di Over-Odd, il berserk viene descritto come una creatura con capelli e barba nera, una creatura di cui si vedevano solo gli occhi e i denti, così brutta da essere più simile a un mostro che a un essere umano.

Berserkergang:[]

Berserk

Scacchi di Lewis (XII secolo), torri modellate a forma di berserker come dimostra il dettaglio del guerriero che morde lo scudo.

La furia del berserker, chiamata berserkergang, non divampava solo nel cuore della battaglia, ma anche in altri momenti della giornata. Si dice che questa condizione iniziasse con brividi, col battere dei denti e un irrigidimento del corpo, dopo di che la faccia si gonfiava e cambiava colore. Ad esso era unita una forte ostinatezza che portava a una grande rabbia sotto la quale loro si comportavano come animali, mordevano i bordi dello scudo e distruggevano qualunque cosa capitasse loro a tiro. Quando finiva questa condizione, i soggetti erano colti da un intorpidimento delle loro facoltà mentali e da una stanchezza che durava uno o più giorni.

Durante il berserkergang, il guerriero non possedeva soltanto la ferocia degli animali, ma era dotato anche della forza dell'orso, per questo le saghe spesso li paragonano a troll o giganti, creature note per il il loro vigore.

Il ruolo del Berserk nella società:[]

La furia del berserk ne condizionava pesantemente il ruolo nella società, in quanto andava contro l'etica eroica basata sulla fedeltà ai compagni d'arme: questi guerrieri erano considerati niðingr (cioè assassini degli amici), come recita il monumento di Soderby (XI secolo).

I berserker spesso erano parte del seguito di alcuni sovrani: sia re Harald che re Halfdan facevano affidamento su questo tipo di truppe. Al di là del loro valore in ambito militare, i legami fra il berserk e il dio Odino erano particolarmente apprezzati negli eserciti reali da quando a questa divinità venivano fatti risalire il diritto a governare o le origini della famiglia regnante. Con la conversione al cristianesimo iniziò l'inarrestabile declino di queste truppe, e i berserker divennero i "cattivi" delle saghe: descritti come assassini bramosi di sangue, bruti senza cervello o gruppi di devastatori che turbano la pace delle comunità vichinghe. Saxo Grammaticus, nelle Gesta Danorum, offre la seguente descrizione di una banda:

I giovani guerrieri devastavano e saccheggiavano i villaggi nel vicinato, e frequentemente versavano una grande quantità di sangue. Consideravano virili e appropriate queste pratiche di distruzione che comprendevano il razziare case, rubare bestiame, portare via qualsiasi oggetto trovassero, incendiare ciò che saccheggiavano e uccidere indiscriminatamente uomini e donne.

Oltre a ciò, ai berseker erano attribuiti anche degli eccessi in ambito sessuale: lo stesso Saxo Grammaticus racconta che questi guerrieri rapivano donne, stupravano mogli e defloravano vergini.

Quando ormai l'immagine del berserk era compromessa, e i re cristiani non vantavano più discendenze da Odino, iniziò la persecuzione di questi guerrieri: nel 1015 re Erik li mise definitivamente al bando assieme ai duelli (hólmganga): era infatti una pratica comune per i berserker quella di proporsi come campioni per l'hólmgang e impossessarsi dei beni degli avversari dopo averli uccisi.
Nel 1123 la legge cristiana dell'Islanda dichiarava “se qualcuno cade in preda alla berserkergang deve essere esiliato assieme agli uomini presenti, se questi ultimi non lo hanno fermato.” L'esilio previsto era chiamato fjorbaugsgarðr e prevedeva un allontanamento di tre anni.


Bibliografia:[]

http://www.vikinganswerlady.com/berserke.shtml

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